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MEGACHIP E PROGETTO PANDORA CON GIULIETTO CHIESA PER UNA INFROMAZIONE DAVVERO LIBERA

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Messaggio  Admin Sab Giu 21, 2008 2:14 am

PANDORA SARA' ESSENZIALMENTE UN TELEGIORNALE CHE ANDRA' IN ONDA TUTTE LE SERE ALLE 22.30 PER TRASMETTERE UN'INFORMAZIONE VERA E LIBERA E SARA' CURATA DA GIORNALISTI DI GRANDE SPESSORE, MA DEVE ESSERE INDIPENDENTE, PER QUESTO CHIEDE IL NOSTRO AIUTO. PER ULTERIORI INFO www.pandora.forumattivo.com e http://www.megachip.info

• PRESENTAZIONE

• PIANO OPERATIVO

• ASPETTI TECNICI

• ASPETTI EDITORIALI

• ASPETTI AMMINISTRATIVI

• MODALITA' DI ADESIONE

• GRUPPI LOCALI



PRESENTAZIONE

• Obiettivo e promotori dell'iniziativa

L'associazione MEGACHIP, presieduta da Giulietto Chiesa, si occupa da anni di monitorare i media italiani e internazionali e si batte per un'informazione libera, a difesa della democrazia e del bene comune.

Le violazioni del pluralismo e la manipolazione delle notizie sono gli effetti più evidenti e dannosi di un sistema mediatico controllato da poteri politici ed economici, che continua a disinformare e distrarre i cittadini.

Per questo Megachip ha deciso di lanciare, lo scorso marzo, l'idea di creare una voce alternativa, indipendente e altamente qualificata che rompa il conformismo del panorama informativo italiano. In breve tempo, oltre al sostegno popolare, è arrivato quello di tanti giornalisti, artisti ed esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo che condividono e appoggiano il progetto.

• Dove sta la novità?

A chi obietta che un'informazione totalmente libera non possa esistere rispondiamo che la più alta garanzia d'indipendenza, oltre alla professionalità e al rispetto della deontologia giornalistica, è la scelta di non vincolarsi a capitali provenienti dalla grande finanza o dai partiti politici. Ammesso che fossero disposti a farlo, finanziare il progetto significherebbe per tali soggetti poter rivendicare l'esercizio di un potere di controllo o, quel che è peggio, di censura.

La cifra distintiva del format è proprio il sostegno economico popolare, un esperimento di finanziamento diffuso e partecipato , che renderà ogni singolo cittadino protagonista e anima del progetto.

Nessun editore, dunque. Ma una squadra di firme autorevoli e indipendenti. A questi professionisti affidiamo il duplice compito di rileggere criticamente le notizie che i media generalisti ci propinano ogni giorno, per mettere a nudo gli artifici comunicativi ormai sedimentati nei codici dell'informazione televisiva e di formulare, sulla base dei criteri di verità e di verifica, un'agenda alternativa a quella falsificata del mainstream.

• Dichiarazione d'intenti

Fatta salva la garanzia di autonomia dei giornalisti e professionisti che lavoreranno al progetto, i contenuti dell'offerta informativa rispetteranno un “pentalogo” di principi basilari:

1) difesa della Costituzione e della legalità democratica
2) no a ogni guerra
3) difesa dei diritti sociali e civili dei cittadini
4) tutela dell'ambiente e del territorio
5) difesa della laicità dello stato.

• Primi firmatari dell'appello

Giulietto Chiesa, don Aldo Benevelli, Anna Maria Bianchi, Caparezza, Sergio Cararo, Franco Cardini, Felice Casson, Paolo Ciofi, Antonio Conte, Giorgio Cremaschi, Tana de Zulueta, Arturo Di Corinto, Laura Di Lucia Coletti, Claudio Fracassi, Luciano Gallino, don Andrea Gallo, Silvia Garambois, Giuliano Giuliani, Udo Gumpel, Sabina Guzzanti, Serge Latouche, Empedocle Maffia, Lucio Manisco, Gianni Minà, Roberto Morrione, Diego Novelli, Moni Ovadia, Riccardo Petrella, Carlo Petrini, Lidia Ravera, Ennio Remondino, David Riondino, Roberto Savio, Antonio Tabucchi, Gianni Vattimo, Vauro, Elio Veltri, Dario Vergassola, Alex Zanotelli.

• Ruolo dei garanti

Sarà istituito un Comitato di garanti, con il compito di esercitare un controllo etico-politico sull'attività dell'Associazione e sulla produzione del format. Vigileranno sulla deontologia professionale della redazione e sul rispetto delle impostazioni ideali contenute nel manifesto fondativo. In caso di violazioni del patto morale tra finanziatori ed esecutori, i garanti avranno diritto di chiedere, per fondati motivi, la revoca degli incarichi.

I garanti saranno scelti, in base alla loro disponibilità e ad un'ampia consultazione popolare, tra personalità democratiche che godono di fiducia generale per le loro qualità professionali, culturali, scientifiche, di azione sociale; a tal proposito, ogni aderente all'iniziativa è invitato a proporre un nominativo sin d'ora.



PIANO OPERATIVO

In questa fase il progetto si snoda in due tappe:

1° Tappa

ORGANIZZAZIONE E PROMOZIONE (durata 3/4 mesi)

Con “L'appello per un'informazione libera” , una lettera condivisa e firmata dai primi sostenitori, Giulietto Chiesa ha lanciato l'idea nel mese di marzo; da lì ha preso il via una campagna di informazione e promozione sul web e sul territorio, finalizzata alla raccolta di adesioni ed alla creazione di reti di sostenitori e interlocutori locali.

I Comitati locali , costituiti in seguito agli incontri con i primi aderenti su base provinciale, hanno il compito di farsi a loro volta promotori sul territorio, mantenendosi in contatto con il gruppo promotore centrale (referente Francesco De Carlo), e di organizzare una serie di eventi e manifestazioni pubbliche di sensibilizzazione all'iniziativa (i primi sono previsti in tutta Italia per il mese di giugno).

In parallelo, all'interno dell'associazione si sono delineati quattro gruppi di lavoro “tecnici”, che si sono occupati nello specifico delle questioni:

• EDITORIALI (caratteristiche del format, contenuti, linguaggi)

• PRODUTTIVE (studi di fattibilità, produzione del “numero zero” e di altri materiali radiotelevisivi che fungano da promo)

• TECNOLOGICHE (individuazione delle piattaforme e dei canali di distribuzione)

• AMMINISTRATIVE (struttura giuridica e societaria, pianificazione economica, rendicontazione e bilanci) .

2° Tappa

LANCIO E MESSA IN ONDA DEL FORMAT (durata 18 mesi)

Una volta raggiunto un numero sufficiente di adesioni ( chi aderisce si impegna a versare almeno 100 euro a fondo perduto per sostenere economicamente l'iniziativa) il format potrà iniziare ad essere trasmesso: contiamo di partire nel mese di ottobre, periodo in cui normalmente riparte la stagione televisiva.



ASPETTI TECNICI

• Cos'è un FORMAT televisivo?

Per “format” s'intende un modello di produzione televisiva , ovvero il pacchetto di idee, regole e linguaggi che delineano i contorni generali di un programma tv - nel nostro caso, un programma di informazione. Ciò implica che, una volta messa a punto l'impalcatura del programma, questo potrà essere di volta in volta rimodellato e declinato su diversi canali mediatici.

• Tempi e canali di trasmissione

Il format dovrà diventare un appuntamento fisso, inizialmente a cadenza settimanale o bisettimanale, per poi arrivare ad una programmazione quotidiana. Per quanto riguarda la distribuzione, si prevede di lanciare il programma su tre diverse piattaforme tecnologiche :

• in chiaro, su una rete di canali televisivi analogici locali che permetterà di ottenere una copertura nazionale.

• su satellite, su diversi canali televisivi satellitari.

• in rete, sul sito appositamente creato.

Il format sarà distribuito gratuitamente ad ogni emittente o canale che vorrà trasmetterlo, previa stipulazione di un apposito contratto. Riguardo al circuito analogico possiamo già contare sulla disponibilità degli studi e delle frequenze di Europa7 (ma ciò NON significa che il proprietario di Europa7, Di Stefano, diventerà il nostro editore).



ASPETTI EDITORIALI

• Da chi è composta la redazione?

La redazione giornalistica sarà composta da un collettivo di professionisti regolarmente retribuiti. Stiamo definendo la squadra, compreso il direttore responsabile.

È importante ribadire che tra i compiti dei gruppi locali c'è quello di organizzarsi in redazioni , per dar vita ad una rete di nodi territoriali e diventare essi stessi “fonte” di notizie. Una tale strutturazione permetterà di bypassare le grandi agenzie, destinando ad esempio le risorse riservate all'acquisto dei diritti immagini proprio ai gruppi che sul territorio saranno in grado di produrre autonomamente servizi già confezionati. Un modo per avere e diffondere notizie originali, che non trovano mai spazio nell'agenda dei grandi media.

• Come sarà strutturato il format?

Si prevede una formula giornalistica mista, che si muova su un doppio registro : da un parte l'analisi e decostruzione delle notizie e dei messaggi veicolati dai grandi canali di informazione nazionali, dall'altra la selezione e diffusione di contenuti inediti, basati su fonti altre dalle agenzie classiche, ma molto più vicine alla società civile e alla cittadinanza.

• Promozione del progetto

Entro un mese il gruppo che sta lavorando al format proporrà un primo "promo" e una serie di spot pubblicitari destinati a due usi:

- lancio della campagna di informazione/promozione attraverso tutti i canali disponibili (web, tv analogiche regionali, satellite, etc.);

- distribuzione sul territorio come materiale dimostrativo e di accompagnamento della raccolta fondi, per sensibilizzare i potenziali sottoscrittori e come input per la formazione delle redazioni decentrate.

A breve saranno definiti il nome del format, il logo e il corrispondente sito web che permetterà di convogliare la comunicazione del progetto e sperimentare sul web le prime forme di informazione.



ASPETTI AMMINISTRATIVI

• Quante adesioni servono per avviare il progetto?

Gli studi di fattibilità hanno stimato un budget minimo per avviare il progetto (prevedendo per la fase iniziale una produzione del programma a cadenza settimanale) ed uno più elevato, che possa poi garantire la messa a regime con programmazione quotidiana e la sostenibilità a lungo termine del format e dell'intera piattaforma.

In un'ottica di ottimizzazione delle risorse, considerato che ogni cittadino che aderisce si impegna a versare una quota di almeno 100 euro, in prima battuta il nostro obiettivo sarà raggiungere un numero di adesioni pari a 10.000.

• Perché a fondo perduto?

Stanti le disposizioni normative che regolano il mondo dell'associazionismo, prevedere che ad ogni quota versata possa corrispondere la partecipazione in qualità di socio all'associazione sarebbe come decretare il suicidio della stessa.

Ognuno può ben immaginare quanto sarebbe facile, per chi lo volesse, divenire proprietario di un numero consistente di tessere e modificare “legalmente” gli organi e gli assetti associativi. Un rischio che un'iniziativa di questo genere non può permettersi di correre.

Ma c'è anche un altro aspetto. Affermare di voler garantire alla direzione la totale indipendenza della propria azione da qualsiasi editore, una volta ottenuta la fiducia sulla linea editoriale, significa anche che questa azione non può essere costantemente rimessa al giudizio dei singoli finanziatori.

Per garantire tuttavia la partecipazione al progetto, si sta lavorando per individuare degli organi consultivi importanti e fissati a livello statutario, che consentano a rappresentanti dei sottoscrittori di far sentire, con periodicità stabilita, la propria voce sull'andamento del progetto e su eventuali modifiche o sviluppi.

La partecipazione al progetto si eserciterà comunque in primo luogo, e direttamente, attraverso la produzione di informazione e materiali che le redazioni locali saranno in grado di realizzare.

Sarà inoltre garantita la massima trasparenza : sul sito verrà costantemente aggiornato lo stato della raccolta fondi e il numero di adesioni pervenute, così come saranno resi pubblici i bilanci e gli emolumenti erogati ai collaboratori, a tutti i livelli. Le assemblee periodiche dei comitati territoriali assicureranno la massima informazione a tutti coloro che desidereranno averla.

• Quali saranno la struttura organizzativa e lo status giuridico?

Sarà costituita un'associazione che rappresenterà di fatto l'editore, tra coloro che, in qualità di primi firmatari dell'appello, vorranno aderirvi, includendo anche qualche altro soggetto funzionale in termini operativi al progetto.

Nel prosieguo dell'iniziativa altri potranno fare richiesta di diventare soci, fatta salva la decisione favorevole degli organi deliberativi dell'associazione.

Contestualmente all'avvio della sottoscrizione, nelle forme che saranno indicate, sarà resa nota ai sostenitori-sottoscrittori la composizione fondativa dell'associazione, con indicazione puntuale dei soci e dei componenti gli organi direttivi.



MODALITA' DI ADESIONE

• Come partecipare?

Per sostenere l'iniziativa e sottoscrivere l'appello per un'informazione libera basta dichiarare la propria disponibilità a versare almeno 100 euro a fondo perduto con una mail contenente i dati personali (nome, cognome, città, mail e telefono) e indirizzarla a organizzazionemegachip@gmail.com .

Per attivarsi a livello locale, ovvero costituire o entrare a far parte di un comitato territoriale , basta mettersi in contatto e comunicare la propria disponibilità al responsabile del gruppo organizzativo nazionale (Francesco De Carlo – francescodecarlo@tiscali.it ).

Per chiunque tra gli aderenti voglia candidarsi come corrispondente locale o mettere a disposizione le proprie competenze professionali e tecniche nel campo dell'informazione e della comunicazione, sarà attivato uno specifico indirizzo di posta elettronica: curriculum@megachip.info

• Come saranno raccolte le quote di adesione?

Il passaggio dalla prima tappa organizzativa e promozionale a quella di lancio del format avverrà tramite una fase intermedia, ma, come ben si comprende, assolutamente cruciale, in cui saranno effettivamente raccolti i contributi in denaro che i cittadini sono disposti a versare.

Gli strumenti per il versamento saranno prevalentemente di tipo elettronico (bonifici bancari, pagamenti su conto corrente; non raccoglieremo denaro in contante). Saranno attivati una volta che avremo definito la struttura amministrativa abilitata alla raccolta e predisposto la piattaforma digitale che ospiterà il sito web e l'intero progetto.



I GRUPPI LOCALI

• Quali compiti per i comitati locali?

Ricapitolando, i gruppi che si stanno formando sul territorio, avranno innanzitutto l'obiettivo di promuovere l'iniziativa , allargando la cerchia di quanti sono disposti a finanziare il progetto e organizzando l' evento pubblico di giugno come occasione per raccogliere il maggior numero di adesioni. In questa fase le assemblee dei comitati sul territorio dovranno valutare l'esecuzione del programma, avanzando anche nuove proposte e suggerimenti .

In secondo luogo, dovranno anche individuare e raccogliere una serie di figure professionali (dai giornalisti ai video maker) capaci di produrre filmati d'inchiesta o approfondimento da proporre come redazione locale. Infine è importante stabilire ovunque buone relazioni con i media locali, anche piccoli (riviste universitarie, blog, radio libere, tv private).

Per tutti questi compiti è opportuno che ogni gruppo territoriale si organizzi in un nucleo OPERATIVO e uno REDAZIONALE.

Si sono già svolte riunioni a Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Cagliari, Genova, Ancona, Venezia, Rimini, Firenze. In queste città sono già attivi gruppi permanenti di sostegno e di lavoro, che hanno come obiettivo la raccolta delle adesioni al progetto e l'organizzazione della componente redazionale decentrata del format.

Per ulteriori informazioni sui gruppi locali consultare la relativa pagina sul sito www.megachip.info.

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